Come funziona un ponte radio?

Il ponte radio, questo sconosciuto! Un ponte radio è un impianto di trasmissione dei dati alla base del cui funzionamento risiede una connessione dati wireless (vale a dire una connessione senza fili) a radiofrequenza o microonde che avviene tra due punti detti fissi.

Il ponte radio è pertanto un’infrastruttura di telecomunicazioni il cui scopo è quello di trasmettere dati tra due punti che non sarebbero altrimenti collegabili tra loro via cavo (come fibra, ADSL e FTT).

I ponti radio si servono di antenne che trasmettono e ricevono energia elettromagnetica. Per perseguire il loro scopo, queste antenne hanno un bisogno imprescindibile di vedersi tra loro, senza impedimenti. Per intenderci, non devono essere presenti punti di ostacolo come ad esempio un palazzo o una montagna, pena la perdita della trasmissione.

È in questo modo che diventa possibile collegare tra loro due sedi di una stessa impresa, un ufficio con un’abitazione, per una distanza che può raggiungere decine e decine di chilometri. Sbalorditivo, no?

La progettazione dei ponti radio: come deve avvenire

Quando si tratta di progettare l’installazione di device come ponti radio ci sono varie cose da tenere a mente onde assicurarsi l’efficienza di questi dispositivi.

La prima cosa cui fare attenzione, che è anche abbastanza intuitiva eppure non sempre scontata, è il posizionamento delle antenne. Di fatti, la buona propagazione del segnale è la conditio sine qua non al fine del funzionamento del ponte radio. Migliore sarà la propagazione e minore sarà la necessità di posizionare dei ripetitori al fine di rafforzare il segnale.

Un altro fattore da non sottovalutare è la valutazione dell’altezza cui posizionare le antenne, la cura di questo aspetto riesce a prevenire fastidiose interferenze di segnale.

Infine, ma non per ordine di importanza, bisogna sempre tenere conto della potenza elettromagnetica di trasmissione (vale a dire che bisogna sincerarsi che il passaggio del segnale da un’antenna a un’altra avvenga in maniera fluida e senza interferenze) e la frequenza di trasmissione (che deve essere misurata sulla base dell’area che deve essere coperta e sulle possibili interferenze che possono venire a crearsi).

Quali sono i vantaggi di un ponte radio

I ponte radio sono dei device incredibilmente utili ed efficienti, altrimenti non sarebbero così largamente utilizzati! Scopriamo subito quali sono le qualità che li rendono degli strumenti così prestanti. Il sistema di trasmissione dati su cui si fonda il funzionamento di un ponte radio non prevede operazioni di cablaggio (per i neofiti il cablaggio consiste nell’ambito dellelettrotecnica, delle telecomunicazioni nonché dell’informatica in tutto l’insieme dei collegamenti e degli impianti fisici), quindi permette di risparmiare l’investimento della messa in essere di un sistema cablato.
E non finisce qui: con un ponte radio si riesce ad avere una più elevata frequenza di banda per un costo che risulta essere nettamente inferiore rispetto al costo di un affitto di connettività di qualunque operatore telefonico.
In conclusione, per la trasmissione dati messa in atto da un ponte radio non è più fondamentale vincolarsi a un qualunque operatore, e il risparmio che negli anni ne deriva è davvero notevole.
Insomma, quando si tratta di ponte radio sul piatto della bilancia troviamo quasi tutto pro e niente contro.
La progettazione e la conseguente installazione di un ponte radio può infatti risolvere molti problemi di piccole ma anche grandi aziende, nonché di enti pubblici (polizia, comune ecc). È una tecnologia che non lascia però fuori i privati. In Italia infatti non scarseggiano di certo quelle zone dove la connessione risulta essere scarsa e, nei casi più eclatanti, del tutto assente, dal momento che non è possibile un collegamento via cavo, ed è proprio qui che entrano in gioco i ponti radio.

Quanti tipi di ponte radio esistono?
Scopriamo ora le varie tipologie di ponte radio che esistono in commercio. Esatto, non esistono soltanto il trasmettitore iniziale e il ricevitore finale. Possiamo affermare che in generale esistono due diverse tipologie di ripetitori: si parla di ripetitori ‘trasparenti’ e di ripetitori ‘rigenerativi’. I ripetitori trasperenti assolvono la sola funzione di propagare il segnale, mentre i ‘rigenerativi’, come esplica eloquentemente il loro nome, hanno il compito di aggiungere operazioni di filtraggio a seguito di un’adeguata demodulazione del segnale e successiva modulazione.

In base a cosa vengono progettati i ponti radio
La progettazione di un ponte radio, anche chiamata ‘dimensionamento’ abitualmente viene posta in essere ricorrendo ai seguenti fattori: primo fra tutti la scelta dei siti stabilita per l’installazione dei due ricevitori/terminali, insieme al dimensionamento dell’altezza dell’antenna, in secondo luogo bisogna fare attenzione al dimensionamento della potenza elettromagnetica e al dimensionamento dei diametri delle antenne.

Curiosità sui ponte radio
Probabilmente non sapevi che il collegamento in ponte radio più lungo di cui si ha notizia è una parte della connessione fra Port Sudan (Sudan) e Taif (in Arabia Saudita) che è stato realizzato nel 1979 da Telettra. Questo collegamento ponte radio è stato realizzato tramite banda di 2 GHz, con trasmettitori della potenza di 10 W (HT2), e tramite una combinazione di quattro antenne dalla misura di 4,6 m di diametro in entrambi i terminali, montate su torri appositamente costruite alte ben 112 metri. Questo collegamento ponte radio consentì la trasmissione di 300 canali telefonici più un segnale televisivo, con modalità analogica (FDM).

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