Che cos’è la banda minima garantita?

Quando sottoscriviamo un abbonamento per avere internet nelle nostre case, uno dei paragrafi che dobbiamo controllare con maggiore attenzione è quello relativo alla “Banda Minima Garantita”, riportato nelle forme contrattuali come BMG o MCR. Infatti senza questa specificazione, seppure la nostra offerta comprendesse 1GBPS di connessione, potremmo ritrovarci in certi momenti con una frazione infinitesimale di quella velocità. La banda minima garantita è invece, come dice il nome, il minimo oltre il quale la nostra connessione non scenderà mai anche in momenti di traffico intenso. Tuttavia il significato è molto più complesso di così.

Cos’è davvero la banda minima garantita

Le promozioni offerte dai vari operatori pongo molto, molto raramente il problema della banda minima garantita. Per vendere il proprio pacchetto, infatti, potrebbe persino rivelarsi necessario evitare di menzionare che in certi momenti della giornata o della settimana la velocità della nostra connessione potrebbe scendere fino all’80% al di sotto di quanto ci è stato detto.

Innanzitutto, però, capiamo che ruolo ha la BMG.

Con “Banda” ovviamente intendiamo la velocità con cui i dati vengono trasferiti, in entrata o uscita, dal nostro computer verso il web. Questo valore è assoluto, non si scenderà mai al di sotto di questi numeretti, quindi significano in pratica “anche se avremo problemi, la tua velocità non sarà mai sotto questo valore“. Purtroppo spesso viene indicato in maniere un po’ confuse, lasciando quindi molti utenti scontenti una volta che, sottoscritto il contratto, la situazione si verifica. La congestione della rete, infatti, è data proprio dalla quantità di dati che tutti gli utenti in quel momento stanno scambiando sulla connessione del provider. Se però quest’ultimo ci ha garantito, diciamo, 10mbps di banda minima, allora non scenderemo mai al di sotto di questo valore: ma ci basta? Ci sta bene? Vediamo cos’è anche il concetto di velocità nominale.

La BMG va in “contrasto” con la velocità “nominale”, che altro non è che l’offerta che ci viene sventolata davanti con slogan di vario tipo che parlano di 1, 2 o più GBPS, Fibra o non Fibra. Nonostante sia una tattica di marketing ovviamente consentita, è pur vero che un fraintendimento in tal senso è spesso causa di disdette di abbonamenti e utenti scontenti. Quante volte ci è capitato di sottoscrivere un’offerta, specialmente ai tempi dell’ADSL, che riportava “2MBPS” per poi ritrovarci a malapena 1MBPS di connessione effettiva? La velocità nominale è proprio, come dice il nome, semplicemente una possibilità, un massimo raggiungibile. In realtà ci sono moltissimi fattori che influenzano questa velocità di connessione, quindi è pressoché impossibile vedere sui propri schermi quei numeri millantati in fase contrattuale. Per averla si dovrebbe possedere un impianto ad hoc, possibilmente a pochissima distanza dalla centralina che fornisce la connessione, con un PC e un modem che supportino la banda massima!

Più BMG, più soldi

Per avere una BMG maggiore, è necessario comunque capire anche che il tipo di collegamento fa la differenza. Su una Fibra FTTH o VDSL la Banda Minima Garantita è circa al 10% della velocità nominale, mentre su una fibra ottica reale, oppure le più rare connessioni a ponte radio, la velocità nominale è pressoché identica alla BMG.

Condividere la connessione, infatti, pone ulteriore stress sul sistema, andando indubbiamente ad intaccare qualsiasi prestazione la stessa tecnologia avrebbe in caso di un unico dispositivo. Quando invece la banda non è condivisa con nessuno, ovviamente, non esiste alcuna congestione, non c’è alcun problema e quindi la velocità effettiva è anche quella minima o massima che sia.

Per questo alcune offerte che ci sembrano troppo “vantaggiose” spesso nascondono una brutta sorpresa in termini di BMG. Se sottoscriviamo un contratto che dice di prestarci il servizio a 1GBPS ma poi avremmo la sola esperienza di una connessione a 1MBPS, ovviamente non saremo per niente contenti, tuttavia questo giustificherebbe il minor prezzo. Meglio quindi controllare sempre i contratti e le clausole per evitare sorprese che potrebbero rovinarci anche la navigazione web, oltre che alla giornata.

Un esempio? Una connessione che garantisce una BMG di 100Mbit/s oggi costa davvero molto di più dei concorrenti. Tuttavia, se si lavora su internet e occorre utilizzare una grande quantità di dati, questa sarà anche l’opzione più utile per noi. Sapendo questo, ovviamente, ci auguriamo che sarà più semplice compiere una scelta oculata ed evitare di farsi attrarre dai famosi “specchietti”.

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